Blu Basket è la prima società italiana di pallacanestro ad ottenere un Rating ESG
Treviglio, 4 maggio 2024 – La Gruppo Mascio Blu Basket 1971 che gioca nella Serie A1 e A2 del Campionato italiano di pallacanestro ha reso noto di aver ottenere un Rating ESG (Environmental, Social, Governance).
Un risultato ancor più di rilievo perché Blu Basket è la prima società sportiva italiana ad aver richiesto e ottenuto questa importante qualifica.
“Un traguardo importante – ha scritto la società in un suo comunicato stampa – che attesta l’effettiva capacità di gestione dei temi ambientali, sociali e governance”.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore delegato Sinergia srl, socio della Gruppo Mascio Blu Basket, Stefano Lamera, che si è occupato del percorso che ha portato la società al rating Esg è entrato più nel dettaglio. «Il percorso – ha dichiarato – che sta portando tutti quanti a nuovi parametri di sostenibilità si basa su tre esigenze: il confronto con gli stakeholder finanziari perché la Banca Centrale Europea Stefano Lamera di vuole finanziabilità di soggetti con alta sostenibilità, il confronto con lo stakeholder generale che si relaziona con un’azienda sostenibile e la ricerca di Hearst&Young in cui oltre il 70% dei consumatori, soprattutto tra le generazioni più giovani, richiede comportamenti sostenibili. Il processo di tutoring è un processo di accompagnamento, preceduto da una misurazione di dati, che consente all’azienda di dare una evidenza oggettiva del proprio modello di sostenibilità. Può sembrare una forzatura, ma abbiamo pensato di applicare questa metodologia alla Blu Basket e da lì è nato il percorso di identificazione di rating ESG con un audit attraverso una piattaforma che ha le caratteristiche per essere identificata come agenzia di rating. È un processo di accompagnamento e di esercizio durante l’anno per individuare e capire quali sono i processi da attuare per mantenere o migliorare il modello di sostenibilità della Blu Basket».
La valutazione del Rating ESG è fondamentale per comunicare in modo trasparente e confrontabile le proprie prestazioni in ambito ESG, integrando il concetto di valore condiviso nel modello sportivo.
Si tratta di un segnale considerevole che testimonia la sensibilità che sta finalmente pervadendo tutti gli strati della nostra società e l’impegno non solo per la tutela ambientale, ma anche per gli altri aspetti che tutte quelle attività finanziarie che, tenendo in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance, consentono di definire un investimento come responsabile.
Anche le questioni sociali, sintetizzate dalla lettera S nell’acronimo ESG, costituiscono una parte fondamentale del mondo ESG, anche se l’immaginazione popolare le considerate minori rispetto al tema ambientale.
I requisiti sociali considerati nella valutazione del Rating riguardano le politiche occupazionali, la sicurezza e il welfare e, più in generale, la tutela della persona. Come anche rilevano argomenti sensibili quali: la presenza di figure femminili, l’inserimento di soggetti diversamente abili, la regolarità contributiva o la gestione dei lavoratori stranieri.
L’ultima lettera dell’acronimo è la G, che corrisponde alla Governance.
L’impresa deve sottoporre alla valutazione la struttura della propria organizzazione, gli strumenti per la continuità della propria operatività, come anche quelli per la garanzia di una gestione etica.
In quest’ultimo ambito rientrano i valori, i principi, i codici di condotta e gli standard adottati, compresi gli strumenti per incoraggiare la segnalazione di atti potenzialmente illegali senza rischio di ritorsioni, quali ad esempio la procedura di whistleblowing.
Ludovico Tallarita