31 maggio 2024 – Negli ultimi trenta anni, l’uso dei pesticidi nella coltivazione del cotone in Australia è diminuito del 97%, con una riduzione del 18% solo tra il 2014 e il 2019.
Negli ultimi decenni, in Australia uno dei principali produttori di cotone al mondo, l’industria del cotone, ha compiuto notevoli progressi nella riduzione dell’uso dei pesticidi, dimostrando un forte impegno verso la sostenibilità e la tutela dell’ambiente. Il drastico calo è stato possibile grazie all’introduzione del cotone geneticamente modificato resistente agli insetti, noto come cotone BT. Questa varietà produce una proteina che elimina l’eliotide, il principale parassita del cotone, riducendo così la necessità di insetticidi.
Oltre al cotone BT, altre innovazioni continuano a contribuire alla sostenibilità della coltivazione del cotone in Australia. Tra queste si stanno sempre più diffondendo l’agricoltura biologica e l’uso di tecniche di gestione integrata dei parassiti (IPM). Queste pratiche riducono ulteriormente la necessità di pesticidi, proteggendo l’ambiente e migliorando la sostenibilità delle coltivazioni.
Pur occupando su scala mondiale meno del 3% delle superfici agricole la coltivazione del cotone impiega notevoli quantità di pesticidi e insetticidi, impattando negativamente sull’ambiente, oltre che sulla salute dell’uomo. A ciò va aggiunta l’enorme necessità d’acqua per coltivare il cotone, in misura superiore di qualsiasi altra coltivazione al mondo. Secondo il WWF, occorrono 2.700 litri d’acqua per produrre il cotone necessario per una sola maglietta.
Anche la lavorazione del cotone da parte dell’industria tessile presenta numerose criticità, relativamente agli impatti ambientali delle fasi del processo, come anche al rispetto dei diritti dei lavoratori.
La riduzione dell’uso dei pesticidi ha avuto un impatto decisamente positivo sull’ambiente. Oggi, i campi di cotone in Australia ospitano una maggiore varietà di insetti e animali selvatici, segno di un ecosistema più equilibrato e si registra un ritorno della fauna locale nei campi.
Le normative e le pratiche di sicurezza sono state rafforzate per garantire un uso responsabile e sicuro dei pesticidi rimanenti e la riduzione dell’uso dei pesticidi ha migliorato le condizioni di lavoro e la qualità della vita nelle aree rurali, alleviando le pesanti conseguenze dell’esposizione ai pesticidi sulla salute delle comunità locali.
Il Ceo di Cotton Australia, Adam Kay, ha affermato che il risultato è la dimostrazione dell’impegno dell’industria del cotone nel migliorare continuamente i propri risultati in materia di sostenibilità e di tutela dell’ambiente.
La drastica riduzione dell’uso dei pesticidi testimonia l’impegno dell’industria del cotone verso pratiche agricole più ecologiche. Investimenti in ricerca e innovazione continueranno a giocare un ruolo cruciale nel garantire che l’Australia possa mantenere la sua posizione di leader nella produzione di cotone, bilanciando produttività e sostenibilità.
Ludovico Tallarita