I fattori ESG sono fondamentali per il corretto funzionamento dei mercati
Milano, 10 aprile 2024 – Come possono imprese, società di gestione e investitori impegnarsi per integrare i principi di salvaguardia dell’ambiente, la valutazione della ricaduta sociale e il rispetto per le buone pratiche di governance nelle proprie scelte?
Su queste tematiche si è sviluppata la conferenza ‘È ancora tempo di ESG!’ nel contesto del Salone del risparmio, manifestazione per il settore finanziario e asset management, organizzata da Assogestioni.
La manifestazione, giunta alla quattordicesima edizione, si è svolta a Milano dal 9 all’11 aprile.
Durante la seconda giornata del Salone, dedicata ad un focus di conferenze, si è tenuto il confronto tra Marco Becht, professore di finanza dell’Université libre de Bruxelles ed Executive Director del European Corporate Governance Institute (ECGI) e Fellow al Centre for Economic Policy Research (CEPR), e Michele Siri, Direttore Jean Monnet Center of Excellence EUSFIL e ordinario all’Università di Genova.
Il dibattito è stato moderato da Manuela Mazzoleni, Direttrice Sostenibilità e Capitale Umano di Assogestioni.
“Oggi più che mai è ancora tempo di ESG – ha confermato Marco Becht – Il rischio climatico non è una questione di fede, ma un fatto concreto che deve essere affrontato. L’Esg non porta con sé soltanto una questione di gestione del rischio, ma anche un movimento che parte da un atto di fede, e che richiede un impegno politico concreto.
‘Tuttavia – ha concluso il docente francese – nonostante le leggi nazionali esistenti e gli sforzi delle società europee nel dichiarare il loro impegno ai national pledges, si nota una mancanza di azione da parte delle istituzioni”.
Michele Siri nel suo intervento ha sottolineato che: “È essenziale comprendere che i fattori ESG sono fondamentali per il corretto funzionamento dei mercati, indipendentemente dalla domanda degli investitori. Un regime robusto di trasparenza e informativa sui fattori ESG è necessario per garantire l’efficienza del mercato e dei meccanismi di formazione dei prezzi, soprattutto per quanto riguarda il rischio ambientale”.
“L’effetto ultimo che l’ESG ha sul meccanismo di formazione dei prezzi – ha spiegato Siri – fa sì che le società che non valorizzano adeguatamente il rischio climatico iniziano a trattare a sconto, e ci dobbiamo chiedere se questo non comporti un costo del capitale più elevato. Peraltro, è ciò che la Bce sta chiedendo oggi alle banche”.
Ludovico Tallarita