L’Italia è il primo paese Ue per perdite economiche: quasi 300 euro a persona
Milano, 21 luglio 2024 – Il costo del cambiamento climatico per l’Italia è di oltre 22 miliardi di euro. Per la precisione ad ogni italiano, neonati compresi, il climate change è costato 284 euro.
Il climate change continua a pesare sul benessere delle persone e anche sul loro portafogli. E a preoccupare i responsabili delle politiche ambientali. Con due considerazioni, la prima è che il costo del cambiamento climatico sta aumentando con una velocità preoccupante: rispetto a 10 anni fa l’onere si è quintuplicato. La seconda è che le conseguenze sono molto più pesanti per l’Italia che per gli altri Paesi europei: in Germania e Francia il costo è molto inferiore, intorno a 116 euro per cittadino. Situazioni critiche, ma più contenute rispetto a quelle italiane, si riscontrano in Spagna dove il maggior onere ammonta a 221 euro per abitante e in Ungheria, dose si arriva a 214 euro.
I danni economici sono principalmente causati da alluvioni (44%), tempeste (34%) e ondate di calore (14%), mentre in Grecia, Danimarca, Lituania e Polonia sono quasi trascurabili. I dati sono emersi durante il primo incontro della sesta edizione dei lavori della Community Valore Acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti, tenutosi ieri.
“Quest’anno si stima che si possa raggiungere la più alta anomalia termica della storia italiana: +1,75°C sopra la media – ha riferito Valerio De Molli, Managing partner e Ceo di The European House-Ambrosetti – Viviamo una situazione particolarmente delicata soprattutto nel nostro Paese che si stima, con tutte le conseguenze che ben conosciamo.
Ludovico Tallarita